Monica
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- Per friggere dovrete utilizzare una padella abbastanza larga, con i bordi alti e con manico lungo, in questo modo, eviterete che gli schizzi arrivino al soffitto e potrete muovere il contenuto senza ustionarvi. Infatti, nella frittura casalinga, a differenza della friggitrice, dovrete essere voi a maneggiare con sapienza la padella, affinché l’olio passi sopra gli alimenti. Il movimento da fare è quello ondulatorio i senso antiorario.
- Non dovete MAI e poi MAI inserire nell’olio bollente, cibi che contengano acqua o che non siano ben sgocciolati. Tutto questo per evitare lo choc termico che si crea tra l’acqua e l’olio bollente rischiando di rimanere ustionati
- L’olio più indicato per la frittura è sicuramente l’olio extra vergine di oliva anche se molti non lo preferiscono a causa del suo sapore deciso e per l’elevato costo. Spesso viene sostituito con l’olio di semi, purché sia di girasole o di arachidi che sono quelli che resistono meglio alle alte temperature senza subire alterazioni e cioè che hanno un punto di fumo alto.
- Dovrete mettere la quantità giusta di olio nella padella, infatti i cibi devono essere completamenti coperti dall’olio e devono avere la possibilità di essere girati bene. Io ad esempio se ho a disposizione 1 litro di olio e devo cuocere ad 1 kg di patatine fritte, divido la frittura in almeno 10 volte.
- La temperatura perfetta per la frittura è di circa 170/180 gradi e se siete sprovvisti di un termometro potete tranquillamente fare la prova del pezzetto di pane. Considerate che per scaldare 1 litro di olio in una padella da 25 cm ci vogliono circa 6/7 minuti a fiamma moderata, per cui dopo questo tempo, vi basterà gettare un pezzetto di pane nell’olio caldo e se torna immediatamente a galla contornato da tantissime bollicine significa che potete iniziare a friggere. Inoltre i cibi si devono dorare gradualmente, se al contrario, scuriscono in fretta, rischierete che l’esterno si bruci e l’interno rimanga crudo.
- Oltre alla quantità di olio adeguata, anche la quantità di cibo che andrete a friggere deve essere giusta, per evitare che la temperatura si abbassi troppo e gli stessi si impregnino di olio. Nel caso delle patatine, ad esempio, ne dovrete mettere 100/150 grammi per volta, non di più. Nel caso di cotolette, non più di un paio alla volta e nel caso di castagnole, non più di 4 alla volta. Come detto al punto 4, i cibi devono poter essere girati perfettamente e con facilità al fine di far assorbire meno olio possibile. Quindi, anche se sembra un paradosso, più olio mettete per friggere e meno quantità di cibo, meno ne assorbiranno.
- Durante la scolatura, infine, dovrete usare un mestolo piatto e forato, quindi scolate bene il fritto e adagiate le pietanze su carta assorbente, o carta-paglia senza coprirle, per evitare che l’umidità che si forma con il calore, comprometta la croccantezza.
- Ricordate che, se dovete friggere ad esempio, patatine e pesce, lasciate sempre per ultimo il pesce, onde evitare di sentire cattivi sapori.
- Altra cosa importantissima, è quella di NON salare i cibi prima della frittura ma di aggiungere il sale sempre a cottura ultimata. Infatti il sale ha la capacità di far risalire l’acqua presente nei cibi in superficie e nel caso delle panature rischierete che si rompano.
- Ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di NON utilizzare più volte lo stesso olio di frittura, anzi, appena notate che scurisce, cambiatelo. Per smaltirlo, fatelo raffreddare completamente, quindi versatelo nella sula bottiglia e portatelo nei centri di raccolta, e MAI nello scarico del lavello.
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