Come fare una frittura perfetta senza friggitrice
Come fare una frittura perfetta senza friggitrice, è una delle domande più frequenti che mi viene posta ed è per questo che ho deciso di scrivere questo articolo che si basa sulla mia personale esperienza ai fornelli. Non ho mai usato la friggitrice, semplicemente perché non saprei dove riporla, ma questo è un’altro discorso.Scherzi a parte, vi assicuro che con i miei consigli otterrete fritti perfetti e non unti, degni del miglior ristorante. Seguite queste 10 regole per fritti perfetti.
Monica
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- Per friggere dovrete utilizzare una padella abbastanza larga, con i bordi alti e con manico lungo, in questo modo, eviterete che gli schizzi arrivino al soffitto e potrete muovere il contenuto senza ustionarvi. Infatti, nella frittura casalinga, a differenza della friggitrice, dovrete essere voi a maneggiare con sapienza la padella, affinché l’olio passi sopra gli alimenti. Il movimento da fare è quello ondulatorio i senso antiorario.
- Non dovete MAI e poi MAI inserire nell’olio bollente, cibi che contengano acqua o che non siano ben sgocciolati. Tutto questo per evitare lo choc termico che si crea tra l’acqua e l’olio bollente rischiando di rimanere ustionati
- L’olio più indicato per la frittura è sicuramente l’olio extra vergine di oliva anche se molti non lo preferiscono a causa del suo sapore deciso e per l’elevato costo. Spesso viene sostituito con l’olio di semi, purché sia di girasole o di arachidi che sono quelli che resistono meglio alle alte temperature senza subire alterazioni e cioè che hanno un punto di fumo alto.
- Dovrete mettere la quantità giusta di olio nella padella, infatti i cibi devono essere completamenti coperti dall’olio e devono avere la possibilità di essere girati bene. Io ad esempio se ho a disposizione 1 litro di olio e devo cuocere ad 1 kg di patatine fritte, divido la frittura in almeno 10 volte.
- La temperatura perfetta per la frittura è di circa 170/180 gradi e se siete sprovvisti di un termometro potete tranquillamente fare la prova del pezzetto di pane. Considerate che per scaldare 1 litro di olio in una padella da 25 cm ci vogliono circa 6/7 minuti a fiamma moderata, per cui dopo questo tempo, vi basterà gettare un pezzetto di pane nell’olio caldo e se torna immediatamente a galla contornato da tantissime bollicine significa che potete iniziare a friggere. Inoltre i cibi si devono dorare gradualmente, se al contrario, scuriscono in fretta, rischierete che l’esterno si bruci e l’interno rimanga crudo.
- Oltre alla quantità di olio adeguata, anche la quantità di cibo che andrete a friggere deve essere giusta, per evitare che la temperatura si abbassi troppo e gli stessi si impregnino di olio. Nel caso delle patatine, ad esempio, ne dovrete mettere 100/150 grammi per volta, non di più. Nel caso di cotolette, non più di un paio alla volta e nel caso di castagnole, non più di 4 alla volta. Come detto al punto 4, i cibi devono poter essere girati perfettamente e con facilità al fine di far assorbire meno olio possibile. Quindi, anche se sembra un paradosso, più olio mettete per friggere e meno quantità di cibo, meno ne assorbiranno.
- Durante la scolatura, infine, dovrete usare un mestolo piatto e forato, quindi scolate bene il fritto e adagiate le pietanze su carta assorbente, o carta-paglia senza coprirle, per evitare che l’umidità che si forma con il calore, comprometta la croccantezza.
- Ricordate che, se dovete friggere ad esempio, patatine e pesce, lasciate sempre per ultimo il pesce, onde evitare di sentire cattivi sapori.
- Altra cosa importantissima, è quella di NON salare i cibi prima della frittura ma di aggiungere il sale sempre a cottura ultimata. Infatti il sale ha la capacità di far risalire l’acqua presente nei cibi in superficie e nel caso delle panature rischierete che si rompano.
- Ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di NON utilizzare più volte lo stesso olio di frittura, anzi, appena notate che scurisce, cambiatelo. Per smaltirlo, fatelo raffreddare completamente, quindi versatelo nella sula bottiglia e portatelo nei centri di raccolta, e MAI nello scarico del lavello.
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